Archivio dell'autore: Paola Binda

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Smartphone: E io mo che compro?

– Ti telefono o no, ti telefono o no,150617_EM_CellPhonesPayLessio non cedo per prima
– Mi telefoni o no, mi telefoni o no,
chissà chi vincerà…

 

 

 

Una notissima canzone di Gianna Nannini parlava di telefonate e questo è proprio l’argomento di cui parlemo oggi.
I telefoni, entrati prepotentemente nella nostra vita comune, oggigiorno sono diventati i nostri fedeli di avventura che ci seguono in ogni momento della nostra vita e ci aiutano a sentir più vicini, anche solo con la voce persone che non possono essere vicino a noi.

Ma quali sono i migliori?  Come sceglierli? E soprattutto come capirci qualcosa delle mille sigle che ci balzano agli occhi quando entriamo in un negozio per acquistarne uno?

Iniziamo con un piccolissimo glossario che ci aiuterà a capire meglio le caratteristiche principali.

  • Dimensioni schermo: Quanto è grande effettivamente lo schermo del telefono. 
    La misurazione è in pollici e come le televisioni si calcola partendo da un angolo e arriando all’angolo opposto (in obliquo)
  • Capacità memoria interna : Quanto sia grande l’hard disk (la memoria fisica del telefono stesso) ovvero quanto sia la capacità di archiviazione del telefono stesso, senza tenere conto dell’eventualità di inserire o meno un supporto estreno di memoria (chiamato comunemente MicroSD)
  • MicroSD: il supporto esterno di memoria, chiamato anche memoria espandibile. Questa piccola tesserina può essere comprata a parte (anche se molto spesso vengono incluse nella confezione SD dalle capacità di 2-4 GB in media)
  • RAM interna: Quanto sia grande la memoria virtuale del telefono.
    Questa caratteristica è importante per capire quante applicazioni lo smartphone possa supportare se aperte contemporaneamente.
  • Near Field Communication (NFC) : E’ un meccanismo simile al wifi che permette però la trasmissione di dati in automatico usando solo la ficinanza fisica di due dispositivi . Questa nuova tecnologia permette quindi il trasferimento di indirizzi (la scheda contatti della rubrica), musica, file o addirittura intere applicazione solamente avvicinando il telelfono del mittente a quello del destinatario.
  • WIFI\3g\4g: queste sigle magiche sono da considerare se si vorrà connettere il proprio dispositivo ad una rete internet.
    3g\4g  vengono fornite direttamente dal proprio gestore telefonico (di solito inserite in un abbonamento o pagate a parte) e sfrutta le reti di telecomunicazioni mibili.
    il WIFI è un altro metodo di connessione che però spesso passa da diverse vie (connessione satellitare) Connessione ad una linea telefonica fissa omologata o semplicemente un router gratuito fornito in associazioni,comuni, biblioteche, bar.
  • Fotocamera: abbastanza intuitivo. Oggigiorno i nostri smartphone sono dotati di una fotocamere che permette di girare piccoli video e scattar fotografie varie. La distinzione sono i megapixel.
    più alto è il numero di MPX gestiti dalla camera più precise e dettagliate verranno le nostre foto.

E dopo questa spiegazione esaminiamo due marche (puramente a caso) e cerchiamo assieme di capirci qualcosa delle caratteristiche che pubblicizzano: L’ Iphone (marca di medio-alto livello) e la Huawei.

Come potete vedere nelle foto entrambi i modelli sono piuttosto resistenti all’uso, e se trattati con le dovute cautele possono durare anche anni.

Iniziamo dall’Iphone13094194_10209207530726795_1569325128896854794_n:  Lo smartphone è compatto, molto comodo da utilizzare e da tenere in tasca. L’unico difetto che gli si può attribuire può essere la scivolosità dei dettagli metallici, ma oramai si trovano a buon prezzo delle cover accattivanti in silicone, che oltre a proteggerlo lo rendono anche più maneggevole. Dotato di una fotocamera da 5 mpx, le vostre foto potranno raggiungere una qualità che nulla a da invidiare alle fotocamere in vendita oggi, con l’ovvio vantaggio di essere sempre presente in un unico dispositivo. La batteria da 1715 mAh offre una buona autonomia, che con un usdo moderato permetterà di ricaricarlo una volta aogni due giorni.
Come potete notare lo schermo è abbastanza grande (di solito attorno ai 4-5 pollici) rendendolo così facilmente infilabile in tasche, pantaloni e borse.
il Sistema operativo, l’IOS permette anche l’utilizzo di più applicazioni contemporaneamente senza appesantire la RAm, rendendolo quindi la perfetta soluzione al tablet quando si voglia viaggiar leggeri. C’è poi da affrontare il discorso relativo alla memoria espandibile:purtroppo non è un opzione disponibile e quindi bisogna valutare con attenzione il taglio più adatto alle proprie esigenze, altrimenti si rischia di restare a corto di spazio dopo appena pochi giorni di utilizzo. Viste le cifre in ballo, l’acquisto di un device del genere non si può compiere a cuor leggero.

 

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Qui Invece abbiamo lo Huawei, A prima vista potrebbe essere scambiato per il suo concorrente della Apple, già visivamente si distinguono i diversi tasti per la gestione del sistema operativo (in questo caso Android)
Sono tutti equipaggiati con Android e abbracciano la Emotion UI, l’interfaccia semplificata di casa Huawei. Molti di essi dispongono anche del supporto dual-SIM, ma fai attenzione perché il supporto dual-SIM è quasi sempre di tipo Dual Stand-by, quindi con la seconda SIM che risulta irraggiungibile mentre la prima è impegnata in una chiamata. Inoltre, in alcuni casi lo slot della seconda SIM è condiviso con quello della microSD, quindi bisogna decidere se usare la seconda scheda o se espandere la memoria dello smartphone: non si possono fare entrambe le cose contemporaneamente.

Gli smartphone Huawei abbracciano un po’ tutte le fasce di mercato: si parte dai telefoni low-cost che costano meno di 100 euro, ma nel catalogo del gruppo asiatico ci sono anche device di fascia media con prezzi compresi fra i 200 e i 300 euro e potentissimi smartphone e phablet (dispositivi ibridi tra smartphone e tablet con schermi superiori ai 5″) adatti agli utenti con esigenze più avanzate, con prezzi superiori ai 300 euro.

 

E dopo queste mini recensione vi invitiamo a seguirci su: Le Econome

Stay tuned ^-^

 

 

 

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Da un guscio nascono le galassie

E siamo ancora qui. dalle mie parti fuori piove, in casa impergono malanni a tutto andare, e la Noia, si quella con la Enne maiuscola oramai ha preso posto fisso con noi a tavola.

Ora, cosa fare in questi tristi e mesti giorni?

Semplice: riscopriamo il bambino che è in noi giocando con semplici materiali che si possono reperire tranquillamente in casa preparandoci per Pasqua.

Gli ingredienti di questo fulmineo Art Attak (e no, non sto facendo il verso al solito presentatore televisivo ben noto a grandi e piccini) sono:20160228_192913

– uovo intero svuotato

– smalti per le unghie di vari colori

– una vecchia bacinella

– un paio di guanti moniuso

– acqua.

Come si fa?

Innanzitutto si svuota l’uovo (non buttatelo, sicuramente potrete usarlo per cucinare quello che volete) e armatevi di uno stuzzicadente o di un ago da sarta, fate un buchino piccolo sopra (con la punta di questi attrezzi) e uno appena più grande sotto e soffiate nel buco più piccolo: magicamente il vostro uovo si svuoterà. Mi raccomando, mettete una bacinella sotto prima di trovarvi tuorli e albumi ovunque.

Detto questo prendete una bacinella pulita, rimpitela di acqua e sgocciolate smalto a piacere formando un sottile strato di colore. Sbizzarritevi nel mischiare i colori, nel creare decorazioni più o meno geometriche o semplicemente giocate e divertitevi. Nessun uovo verrà mai uguale al precedente quindi lasciate andare la fantasia.

La quantità di colore dipenderà poi dalla vostra voglia di vedere o meno il colore originale dell’uovo quando lo immergerete.

Ora indossate i guanti e afferrate l’uovo, immergetelo e poi lasciatelo rotolare sullo smalto sparso sprima.20160228_173551

Lo smalto rimmarrà attaccato all’uovo creando così una serie di decorazioni fantastiche.

E ora potete ammirare i vostri risultati. Qui a lato le uova (e quelle che non sono venute perchè mi si sono rotte, uff). Per quello arancione ho usato solo una straterello leggerissimo di smalto per ottenere un effetto meno coprente
Per quello viola invece ho voluto riprodurre una galassia quindi ho usato viola, blu e bronzo per le stelle.

Si asciuga in fretta 20 minuti circa, e si asciugherà meglio se appoggiato ad una bachetta (come nella foto che vedete a lato)

Ed ecco a voi il risultato finale in tutta la sua bellezza.
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E se volete questi e tanti altri consigli su come divertirvi in maniera Economa venite a seguirci su Le Econome, che Pasqua si avvicina e ci saranno mille altri consigli per decorazioni e regali

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Cera una volta…

E come sempre, capita di non sapere cosa inventarsi con i rimasugli delle candele che accendiamo per casa e rimangono li a fissarci. E ancora meno, dopo un lungo periodo tappati in casa, sappiamo come intrattenere i nostri bambini (di tutte le età, mariti compresi), avendole provate tutte.

E se unendo le due situazioni, trovassimo una soluzione creando da noi dei simpatici regalini personalizzati?

Si può, riciclando e divertendosi allo stesso tempo.
Prepariamo gli ingredienti per due soluzioni facili  e veloci.

collagePer le incisioni sulla cera il materiale necessario è:
-Cera (candele, fondi delle candeline per il bruciaessenza. L’importante è che abbiamo una superficie liscia e regolare)
– Una cannuccia
– una matita
– foglio di carta

Il procedimento è semplicissimo.
Sul foglio di carta disegnate quello che più vi aggrada , poi riportatelo sulla candela incidendo leggermente con una matita.  La pressione sulla carta lascerà la traccia sul foglio di carta e avrete delle linee guida su cui lavorare.
Prendete poi una cannuccia (quella con cui si bevono i succhi è perfetta) e calcando leggermente incidete sopra le linee guida che avete tracciato.
Ora vedrete quelli che a prima viste  sembreranno scarti. Non buttateli. Con le dita premeteli (anche con un po di forza) nelle incisioni che avete creato prima. Il disegno risalterà di più creando un piacevole contrasto.

Per i fermapacchi con gli scarti della cera:12524211_10205930846976743_3711670198204478790_n
– Cera sciolta (qui, mamme e papà toccherà a voi maneggiare la cera)
– formine e stampini per dolci

Anche qui, la realizzazione dei fermapacchi è veramente semplice.
La cera sciolta andrà messa negli stampini da noi scelti e lasciata li a raffreddare per qualche ora.
Alla fine avremo delle bellissime decorazioni per chiudere i nostri pacchetti con quel tocco di stile in più che ci distingue.
E sopratutto sapremo di aver donato nuova vita ad una candela o a della cera avanzata che giaceva inutilizzata da tempo.

E per ridare nuova vita alle nostre creazioni, quando la polvere le avrà un po’ opacizzate, basterà passarle con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcohol per tornare a farle splendere.

Volete questi e altri consigli su come divertirsi e risparmiare allo stesso tempo?
Seguiteci su Le Econome

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A lezioni di gender: dalla nascita ai 3 anni

Ciao a tutte ragazze, vi ricordate di me?
Continuiamo con la nostra rubrichetta a tema gender e con le nostre spiegazioni sulla Matrice, scritta dall’OMS che riguarda l’educazione sessuale.
Ho letto che molte di voi sono preoccupate dalla tematica che si affronterà nei vari percorsi scolastici a partire dagli asili fino ad arrivare agli studenti delle superiori e visto che noi le (Eco)nome viviamo per fare promozione sociale eccoci qui con un altro articolo.

IN queste poche righe vorremmo spiegarvi perchè sia necessario iniziare coi bambini così piccoli a porre le basi di una sana salute sessuale . Per evitare di ripetermi nella spiegazione dei termini principali vi rimando alla  precedente puntata , quindi non abbiate timore a consultare il nostro piccolo glossario se avete dubbi.

I BAMBINI E LA SESSUALITA’
Prima di addentrarci nella matrice vera e propria cerchiamo di capire come funziona la mente di un bambino e cosa scopre da quando nasce a quando ha circa 3 anni, Questa fase ha un ruolo importante, quella di scoprire il proprio mondo ed esplorare, e soprattutto la capacità più importante ovvero scoprire la differenza tra se stesso e gli altri

Neonati: 0 -1 anno (scoperta)

  • – Lo sviluppo sessuale infantile inizia alla nascita.
  • – I neonati si focalizzano completamente sui sensi: tatto, udito, vista, gusto e odorato. Attraverso i sensi i neonati possono provare una sensazione di piacevolezza e protezione. Coccolare e accarezzare i neonati è molto importante perché pone le fondamenta per una crescita sociale ed affettiva sana
  • – I neonati sono molto occupati a scoprire il mondo che li circonda. Questo è evidente nella tendenza a portare alla bocca e succhiare i giocattoli (tatto), guardare i volti o gli oggetti in movimento (vista) e ad ascoltare la musica (udito). I neonati sono anche alla scoperta del proprio corpo, si toccano spesso e talvolta si toccano anche i genitali, più per caso che intenzionalmente.

Bambini nella prima infanzia: 2 e 3 anni (curiosità/esplorazione del proprio corpo)

  • – I bambini stanno acquisendo consapevolezza di sé e del proprio corpo. Imparano anche che hanno sembianze diverse dagli altri bambini e dagli adulti (sviluppano la propria identità).
  • – Imparano che sono maschi oppure femmine (sviluppano l’identità di genere).
  • – Diventano molto interessati al proprio corpo e a quello delle persone intorno a loro. Spesso esaminano nei particolari il proprio corpo e i genitali e li mostrano agli altri bambini e agli adulti.
  • – Iniziano a toccarsi deliberatamente i genitali perché toccarli procura loro una sensazione di piacere.
  • – Hanno ancora un forte bisogno di contatto fisico. Amano sedersi sulle ginocchia di un adulto e piace loro essere coccolati e presi in braccio.
  • – Iniziano ad imparare “ciò che si fa e ciò che non si fa” (norme sociali).

 L’EDUCAZIONE SESSUALE IN QUESTA FASE 

L’educazione di un bambino comincia fin dalla nascita, e l’educazione sessuale ne fa parte  viene sempre impartita,www.aispa.it attachments article 78 STANDARD OMS1 anche se non in maniera consapevole. Il modo in cui i genitori si relazionano l’un l’altro fornisce al bambino vividi esempi di come funzionano le relazioni.

I genitori fungono anche da modello per i ruoli di genere e per l’espressione di emozioni, sessualità e tenerezza. Evitando di parlare della sessualità (ad esempio non nominando gli organi sessuali) i genitori insegnano qualcosa sulla sessualità intesa come affetto, amicizie e relazioni con l’altro .

Anche l’ambiente generale influenza la socializzazione sessuale di un bambino, ad esempio gli altri bambini della scuola materna o le loro curiosità circa il proprio corpo e quello altrui.

La modalità inconsapevole o naturale di insegnare e imparare sulla sessualità può essere integrata da una modalità attiva di insegnamento e informazione. Il vantaggio che ne deriva è la normalizzazione dell’argomento sessualità.

Le domande del bambino trovano una risposta adeguata alla sua età e gli si dimostra che gli argomenti inerenti la sessualità sono positivi e gradevoli.

Screenshot_2015-08-06-13-12-24Così, il bambino può sviluppare anche un atteggiamento positivo verso il proprio corpo e imparare le competenze comunicative appropriate (ad esempio, può imparare a chiamare con il nome corretto le parti del corpo).

Allo stesso tempo si insegna al bambino che esistono confini personali e norme sociali da rispettare (ad es. non si può toccare chiunque si desideri).

Elemento ancora più importante, il bambino impara a riconoscere ed esprimere i propri confini (es. si può dire no; si può chiedere aiuto). Sotto questo aspetto l’educazione sessuale è anche educazione alla vita sociale e contribuisce a prevenire l’abuso sessuale.

E per segiorci venite a trovarci sulla pagina FB delle Econome o sul gruppo Facebook 

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Le parole del gender

Ed eccoci di nuovo qui.
Se avete letto l’articolo precedente Gender chi sei saprete che vi avevo promesso una serie di articowww.aispa.it attachments article 78 STANDARD OMS.pdfletti per spiegare cosa siano le teorie gender (teorie che c’entrano con la vita reale come Babbo Natale con la produzione di SUV) e cosa consiglia realmente l’OMS.

Iniziamo prendendo confidenza con il documento ufficiale, noto ai più col solo nome di Matrice.
Come potete notare l’OMS sta cercando di unificare e rendere più omogenea l’educazione sessuale in tutta Europa allo scopo di prevenire e fermare in tempo discriminazioni, insegnare il rispetto per l’essere umani in primis e lottare contro la pedofilia e la cattiva condotta sessuale .

Le prime trenta pagine servono a spiegare come si è evoluta fino ad adesso l’educazione sessuale ed affettiva negli stati Europei dal 1940 ad adesso, e cerca di spiegare le motivazioni del perchè si è voluto affrontare un percorso come questo.


 

In queste pagine di introduzione si spiega la differenza tra:

Sesso”: si riferisce alle caratteristiche biologiche che in generale definiscono un essere umano come femmina o maschio, sebbene nel linguaggio comune con tale termine si intenda spesso l’attività sessuale.

“Sessualità”: La sessualità è un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita e comprende il sesso, le identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. Viene sperimentata ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, convinzioni, atteggiamenti, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre esperite o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali. La “sessualità” comprende ulteriori elementi oltre a quelli meramente comportamentali e che essa può variare in grande misura a seconda dell’influenza di un’ampia gamma di fattori. Indirettamente, questa definizione indica anche che l’educazione sessuale deve essere intesa come riguardante aree molto più ampie e variegate della sola “educazione relativa al comportamento sessuale”, con la quale, sfortunatamente, viene talvolta erroneamente confusa.

Salute sessuale”: “La salute sessuale è l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali dell’essere sessuale in modalità positivamente arricchenti e che valorizzano la personalità, la comunicazione e l’amore”.
Non si traduce nella semplice assenza di malattie, disfunzioni o infermità ma richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali come pure la possibilità di fare esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per raggiungere e mantenere la salute sessuale, i diritti sessuali di ogni essere umano devono essere rispettati, protetti e soddisfatti .

Diritti sessuali”: I diritti sessuali comprendono diritti umani che sono già riconosciuti da leggi nazionali, dalle carte internazionali sui diritti umani e da altre dichiarazioni di consenso. Comprendono il diritto di tutti gli esseri umani, liberi da coercizione, discriminazione e violenza, a:
il più alto livello raggiungibile di salute sessuale, comprendendo l’accesso ai servizi sanitari per la salute sessuale e riproduttiva;
– ricercare, ricevere e divulgare informazioni relative alla sessualità;
– l’educazione sessuale;
il rispetto per l’integrità fisica;
– scegliere il proprio/la propria partner;
– decidere se essere o meno sessualmente attivi;
relazioni sessuali consensuali;
– matrimonio consensuale;
– decidere se, e quando, avere figli;
– ricercare una vita sessuale soddisfacente, sicura e piacevole.
L’esercizio responsabile dei diritti umani richiede che tutti gli esseri umani rispettino i diritti altrui.

Educazione sessuale” significa apprendere relativamente agli aspetti cognitivi, emotivi, sociali, relazionali e fisici della sessualità. L’educazione sessuale inizia precocemente nell’infanzia e continua durante l’adolescenza e la vita adulta. Con bambini e ragazzi l’educazione sessuale mira a sostenere e proteggere lo sviluppo sessuale. Gradualmente l’educazione sessuale aumenta l’empowerment di bambini e ragazzi, fornendo loro informazioni, competenze e valori positivi per comprendere la propria sessualità e goderne, intrattenere relazioni sicure e gratificanti, comportandosi responsabilmente rispetto a salute e benessere sessuale propri e altrui. L’educazione sessuale mette bambini e ragazzi in condizione di effettuare scelte che migliorano la qualità della loro vita e contribuiscono a una società solidale e giusta. Tutti i bambini e i ragazzi hanno diritto ad accedere all’educazione sessuale adeguata alla loro età.

E dopo questo piccolo glossario informativo, stay tuned, che dalla prossima puntata si analizzerà la matrice cercando di capire effettivamente cosa c’entri tutto quello che ho elencato in precedenza con i nostri bambini, e cosa effettivamente verrà insegnato loro.
Seguiteci su Le Econome , non mancheremo di informarvi delle prossime uscite

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Gender: chi sei?

Ultimamente siamo letteralmente assediate, complici l’inizio della scuola e il passaparola, da una miriade infinita di teorie pedagogiche o pseudotali.

La più nota e , purtroppo, più citata è la teoria del Gender.


Prima di iniziare a spiegare cosa siano queste teorie e cosa implichino, apriamo una piccola parentesi e  facciamo un po’  di chiarezza.

Secondo la psicologia l’identità di genere di una persona (come si riconosce ed identifica)  è generata da due caratteristiche precise:

  • il sesso (sex) ovvero la parte biologica dettata dai nostri cromosomi
  • il genere (gender) rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione, definizione e incentivazione di comportamenti che danno vita allo status di uomo / donna

Queste due caratteristiche non sono scisse, ma interdipendenti l’una dall’altra, ovvero da una nasce l’altra e continueranno a influenzarsi a vicenda per il resto della nostre vita.


 

Dalla teoria del gender  ecco una proliferazione di studi su studi interpretati un po’ liberamente da alcune associazioni con idee estremizzate, una serie di volantini distribuiti in giro, manifestazioni per le varie città fino ad  arrivare alle catene di SMS nei gruppi di genitori che invitano a vigilare sul “Gender“.

Per riassumere questa teoria , si può usare questa definizione:

gender (1) La “teoria del gender” sarebbe quella teoria che negherebbe l’esistenza delle differenze sessuali, sostenendo che maschio e femmina altro non sono che delle “costruzioni sociali”. Se le differenze sessuali non esistono ciò significa che il sesso è irrilevante e se il sesso è irrilevante il diritto potrà essergli indifferente. Il matrimonio dovrebbe essere aperto allora alle coppie dello stesso sesso, così anche l’istituto dell’adozione e le tecniche riproduttive.

Ma in realtà non esiste una teoria unica che venga usata dalle varie lobby per insegnare l’omosessualità nelle scuole. Esistono però molteplici studi di genere che analizzano come i ruoli attribuiti all’uno o all’altro sesso (maschio/femmina) siano sociali e strettamente legati alla cultura di appartenenza. Bisogna anche notare che la scienza ci insegna che NON esiste teoria che rifiuti la differenza biologica tra maschi e femmine (e non uomini e donne, concetto di genere, non biologico sebbene in parte legato anche a questo ambito). Né esistono le fantasiose varianti « ideologia del genere », « teoria del genere sessuale ».

E quindi cosa ci fà veramente paura? Solo l’ignoto.

Non insegnaranno ai bambini a masturbarsi in classe, o come meglio vedere un film a luci rosse.

Non insegneranno ai bambini a diventare omosessuali.

Non giustificheranno mai la pedofilia (altro grande protagonista di questa teoria).

In breve queste “Teorie” sono solo un mix di studi, teorie scientifiche e psicologiche mixate e shakerate come un cocktail esplosivo usato solo per fare propaganda e proselitismo.
E per questo facilemente smentibili usando un po’ di buonsenso e conoscenza.

Detta questa breve introduzione vi invito a rimanere collegate, perchè a cadenza settimanale vi spiegheremo meglio di cosa si tratta l’educazione alla sessualità intrapresa nella scuola. Stay tuned e seguiteci sul nostro gruppo Facebook Le Econome 

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Salvabimbi: l’app che ci voleva

Come ben sapete, qui in casa Econome non esiste cosa più sacra dei bambini.

E visto che siamo entrati nell’era tecnologica, perchè non utilizzare i nostri smartphone per qualcosa di veramente utile che potrà aiutarci nei momenti peggiori della nostra vita; ovvero quando la vita dei nostri amati figli è in pericolo?

Oggi infatti vi presentiamo un app per smartphone, facile intuitiva e, a mio parere, necessaria: Il Salvabimbi.

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L’app è stata realizzata su iniziativa del dott. Marco Squicciarini, uno dei più grandi esperti di disostruzione pediatrica, in collaborazione con  Cristiano Capobianco con il contributo degli allievi dell’Università ELIS di Roma e il sostegno finanziario di Alcatel e Cisco System.

Questo strumento innovativo è dedicato al piccolo Giulio, un bambino di 3 anni morto il 20 agosto 2013 a Bari poco prima di arrivare all’ospedale più vicino.

Oltre a spiegare quali siano le corrette manovre di disostruzione, “Salvabimbi” sfrutta la  geolocalizzazione, diventando così  in grado di darci informazioni relative agli ospedali nelle vicinanze e il percorso per arrivarci. E’ possibile inoltrare la chiamata al 112 (da pochi giorni grazie alla riforma della Pubblica Amministrazione approvata in Senato, infatti i vari 113, 114,a molti altri numeri nazionali di emergenza sono stati sostituiti dal numero unico di emergenza) .

Screenshot_2015-08-06-13-13-37Schiacciando infatti il tasto “richiedi soccorso“, nella foto qui a sinistra,  una voce  Screenshot_2015-08-06-13-20-50registrata spiegherà passo passo quali manovre effettuare, dalla manovra di Heimlich in versione bambini, fino alla versione per lattanti, ricordandoci anche di chiamare appunto il servizio di emergenza, e fornendo un tasto veloce che attiverà automaticamante il vivavoce del telefono (foto a destra) permettendoci un  collegamento diretto con i professonisti che rispondono alle chiamate di emergenza, e utilizzando la tecnologia di Google Maps, ci potrà guidare verso l’ospedale più vicino.
Screenshot_2015-08-06-13-12-38Collegamenti diretti al Canale youtube, poster delle manovre lattante e bambino in 17 lingue, news sono alcuni dei contenuti che potrete consultare scaricando sul vostro smartphone e tablet l’applicazione. Attualmente è disponibile per i sistemi Android, a breve arriverà anche per gli iOS.

E per conoscere questo e altre piccole pratiche utili nella vita di tutti i giorni vieni a trovarci sul nostro gruppo Facebook Le Econome 

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Vittime? NO, grazie! Preferisco la sicurezza

Quante volte ci capita di sentire in televisione, alla radio o di leggere sul giornale di aggressioni, scippi o stupri ai danni di noi donne? E quante volte ancora prima di uscire di casa abbiamo quel brivido d’ansia che ci blocca e ci fa chiedere se dobbiamo veramente uscire?
La cronaca nera riporta quasi ogni giorno episodi di violenza o aggressione a danno di giovani donne, persino ragazzine, persone indifese, ma spesso queste situazioni possono essere evitate se si usa un po’ di buon senso e qualche piccolo accorgimento.
divisport-1205512049-1 Ci sono delle regole generali che possono essere seguite per evitare situazioni di pericolo.
Prima fra tutti, e forse la più importante di tutte è la PREVENZIONE:
Bisogna stare all’erta e cercare, per quanto possibile, di evitare situazioni a rischio. Stare alla larga dalle strade buie, e tenere il cellulare, le chiavi di casa o della macchina a portata di mano.
Esistono poi una serie di comportamenti di sicurezza che ogni persona dovrebbe conoscere: azionare l’apertura elettronica dell’auto solo in prossimità del veicolo; viaggiare con le portiere chiuse dall’interno e non abbassare mai il finestrino quando si è ferme ai semafori, camminare tenedo la borsa verso la parte dove abbiamo un muro, o i negozi.
La prevenzione  insegna anche gli atteggiamenti utili a dissuadere i potenziali aggressori, quelli che comunicano forza e sicurezza: camminare a testa alta e con passo sicuro, alzare immediatamente la voce nel caso di richieste inopportune e usare richiami efficaci. Non tutte lo sanno, ma gridare “Al fuoco!” è più impattante di un generico “Aiuto!”.

Quando poi purtroppo la prevenzione non serve più e vi sentite in pericolo, cosa fare?
Lanciare l’allarme. Se qualcuno vi sta seguendo, vi sta per aggredire, non abbiate timore e chiedete aiuto. A volte solo il fatto di vedere la potenziale vittima reagire può essere un deterrente. Gridate, suonate il campanello e, soprattutto, chiamate le forze dell’ordine. Il numero è il 113 per la polizia, il 112 per i carabinieri e il 118 per attivare i soccorsi sanitari. (in molte regioni d’Italia è in corso la sperimentazione del numero unico di emergenza, 112, ma per sicurezza controllate il sito della vostra regione di appartenenza per ulteriori informazioni)
Non fate wonder woman.
Una donna quando subisce uno scippo o qualsiasi altra aggressione, deve fare i conti con un rischio che un uomo non ha: quello di essere vittima di violenza sessuale. Se venite scippate, prima di salvare la borsa, salvate voi stesse. A costo di lasciare il ladro scappare con il bottino.

Autodifesa-femminile-E cosa fare quando purtroppo l’aggressione c’è stata, e il ladro si è preso il portafoglio, e voi avete anche paura di uscire di casa da sole? Non fatevi abbattere, Iscrivetevi ad un gruppo di autodifesa personale (più o meno in ogni regione si possono trovare corsi anche gratuiti o comunque a prezzi ridotti). Oltre ad imparare nuove tecniche di difesa, imparerete anche molto di voi, e ne uscirete più forti, più sicure di voi stesse, e perchè no, magari anche in una forma fisica migliore.

Volete altri consigli? Veniteci a trovare sul nostro gruppo Facebook: Le Econome 

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Giochiamo in cucina?

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Oggi volevo un po’ pasticciare  in cucina e mi sono detta: cosa posso fare di semplice che potrebbe piacere a chiunque?
Ma è logico una torta!  Apro la credenza e noto che però ho quantità molto piccole, un mezzo pacco di farina qua, una bustina mezza usata di lievito là. E ora? Che faccio? Ci rinuncio?
Ma no, farò una torta in tazza.
No,  non sono impazzita per tutto questo gran caldo. La torta in tazza è il modo più semplice e veloce per giocare un po’ in cucina e sentirsi gran gourmet anche se magari non abbiamo le capacità culinarie dei vari Cracco, Barbieri o tutti quei cuochi famosi che vediamo spesso in TV.
Gli ingredienti sono pochi, semplici e facilmente reperibili in ogni cucina di casa.

Ingredienti1654469_10206826390039766_112983973343242478_n

  • 4 cucchiai di farina
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaio di olio
  • 1 uovo
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 pizzico di sale
    E la realizzazione? E’ semplicissima.
    Bisogna solo prendere tutti gli ingredienti solidi (farina,sale,  lievito e zucchero ) e mescolarli assieme nella tazza in cui si vuole servire la torta. Dopo averli miscelati bene si posso aggiungere tutti gli ingredienti liquidi (latte, olio e l’uovo) e sbattere bene  con una forchetta fino ad ottenere un impasto omogeneo e senza grumi.
    Per cuocerla ora bisogna usare il microonde di casa, settandolo a 720 kw per almeno due minuti. (se non avete un forno a microonde che va a quella potenza, potete sempre metterla ad una potenza superiore o inferiore ed eliminare una decina di secondi.)
    Ed 10409653_10206826392919838_3620293010246186451_n (1)ecco il risultato.  Una torta morbida e spugnosa in cui affondare i denti.
    Potete servila così o aggiugendo all’impasto gocce di cioccolato, limone, frutta fresca. O quasiasi cosa vi salti in mente.
    Io ad esempio oggi l’ho tolta dalla tazza, aperta a metà e guarnita con frutta fresca e un goloso ricciolo di panna montata.
    La facilità con cui questa torta si realizza, e la sua effettiva sicurezza la rende perfetta per essere cucinata coi i nostri bambini anche senza la nostra assistenza (ma con la nostra supervisione, chiaramente)
    E se volete altre ricette o magari anche solo un consiglio, seguiteci sul nostro gruppo Cuoche X Caso.E alla prossima, vado a mangiare la mia torta.

AliExpress.com   Online Shopping for Electronics  Fashion  Home   Garden  Toys   Sports  Automobiles from China.

Aliexpress: Lo shopping a portata di click

Spesso si ha la necessità di coccolarsi con un po’ di sana shopping-terapia, giusto? E giustamente vorremmo farlo nella comodità di casa, perché il traffico, i negozi affollati e la poca pazienza ti portano allo stremo.
Ma come fare? Semplicemente con il proprio PC.

Chi naviga all’interno di servizi di e-Commerce sarà capitato spesso all’interno di store con sede in Cina dove i prodotti offerti hanno spesso un costo irrisorio e le spese di spedizione sono completamente gratuite. Dove sta l’inganno? In realtà non c’è alcuna truffa dietro queste vendite, la maggior parte di queste sono del tutto lecite e reali, ma spesso la confusione che si crea per l’acquisto di prodotti dalla Cina tramite Internet è molta .

Uno dei siti più comodi e affidabili (se usato saggiamente e seguendo i nostri consigli) è Aliexpress, una delle più grandi siti di e-commerce al mondo.
Innanzitutto cosa ci serve per fare i nostri primi acquisti?
Sicuramente ci serve sapere cosa vogliamo comprare e una carta di credito.
Non fate spaventare dalla parola carta di credito. Ora esistono formule molto sicure che permettono di ricaricare solo l’importo che ci serve .

Ottenute queste due cose possiamo finalmente accedere al sito.Dopo aver compilato il form di registrazione, Aliexpress ci richiederà un indirizzo postale a cui far arrivare i nostri piccoli oggettini e i nostri pacchetti.
Fatta la registrazione entramo nel sito come si farebbe in un qualsiasi social network e iniziamo la nostra ricerca.

 

 

Shop elsa dress online Gallery   Buy elsa dress for unbeatable low prices on AliExpress.comScorrendo la pagina troveremo sicuramente qualcosa che ci interessa, possiamo sicuramente migliorare la nostra ricerca, scremando tutti quegli oggetti che non ci interessano perchè costano troppo. E come fare? Aliexpress ci da la possibilità di privilegiare alcune tipologie di risultati filtrando la nostra ricerca mediante semplici filtri molto intuitivi. Come potete vedere nella fotografia ho già evidenziato quali siano le opzioni che ci interessano:

  •  Free Shipping ovvero la spedizione gratuita verso l’italia
  •  1 piece only , un simpatico tasto che esclude automaticamente dalla ricerca tutti quegli annunci di vendita che riguardano  lotti di oggetti, perchè tendenzialmente troppo costosi e ci espongono a rischio dogana
  • Sales Items,  perchè noi piace risparmiare, ovvero la selezione di ogni oggetto scontato.

Trovato l’oggetto ora dobbiamo valutare il compratore, giusto? Nessuna di noi vorrebbe acquistare la solita “sola” quindi dobbiamo tenere conto di piccole accortezze per valutare il venditore da cui acquistare. Il sito di Aliexpress ospita sopratutto grossisti cinesi di piccolo calibro. I venditori più affidabili si possono riconoscere facilmente se corrispondono a questi piccoli requisiti :

  • Feedback positivi superiore al 95%
  • Le recensioni negative sembrano ingiustificate o dovute a problemi casuali
  • le recensioni positive descrivono bene i prodotti e sono utili

Una volta selezionato l’oggetto e messo nel carrello dobbiamo pagare. E qui al check out che si può valutare meglio se potremo incorrere o meno nel rischio della dogana.
inanzitutto per non pagare la dogana bisogna ricordarsi  che il totale dell’acquisto per singolo venditore non deve superare i 22€.
Faccio un esempio per semplificare. Io acquisto materiale da  A e al checkout mi ritrovo a pagare 35€ di merce? Sicuramente pagherò la dogana. Ma se acquisto per un totale di  10€ dal venditore A, 20€ dal venditore B non pagherò la dogana perché essendo due venditori diversi non faranno un unica spedizione.

Dopo aver finalmente pagato ora dobbiamo solo metterci tranquille e attendere che il nostro pacchettino ci raggiunga dalla Cina. Le spedizioni gratuite di solito di impiegano dai 15 ai 60 giorni per arrivare, quindi se avete urgenza nell’acquisto vi sconsiglio di rivolgervi a questa tipologia di siti.

Una delle tutele che Aliexpress offre alla sua clientela è la finalizzazione del compenso della vendita al venditore solo quando voi confermerete di aver ricevuto l’oggetto ordinato.
Questo viene fatto per permettere di gestire meglio le controversie ed evitare che qualche venditore un po’ troppo “furbetto” si intaschi i vostri soldi senza aver inviato nulla.
Ad ogni passaggio Aliexpress inoltre invia una mail all’indirizzo collegato con il vostro account in modo da permettere una più facile gestione del sistema e permettere a noi compratori di estendere la protezione di pagamento.

Detto questo, e sperando di esservi stata utile, vi ricordo che potete visitarci al nostro gruppo facebook le Econome per mille altri consigli e se anche voi usate Aliexpress per i vostri acquisti di scrap, cancelleria e sticky notes vi attendiamo nel magico mondo della Planner Addicts!