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Tortilla di patata (la fritatta spagnola)

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Cominciamo Questa settimana di rientro dalle ferie con una gustosissima ricetta, che ci ha gentilmente scritto Ana G. –
INGREDIENTI:14040005_10153633655561431_4682728140174711011_n
– patate (da friggere ma anche quelle per gnocchi se vi piace una frittata più morbida)
– cipolla (se aggiungi la cipolla la frittata viene più gustosa ma si può eliminare… non a tutti piace!)
– uova
– olio extra vergine di oliva
1.- Scegliere una pentola di dimensioni medie e non pesante, bisogna girarla con tutta la frittata dentro e se pesa troppo può essere difficile. Deve essere alta. Si può usare una pentola doppia che oggi si vendono proprio per fare le frittate.
2.- Pelare e tagliare le patate (devono riempire insieme al uovo la pentola scelta) Io le taglio grossine e irregolari perché mi piace trovarle e dentro rimangono morbide, ma dipende, ce chi le preferisce a rondelle o a quadretti….
3.- friggere le patate (insieme alla cipolla tagliata piccolissima se si decide di usarla) in abbondate OLIO EXTRA VERGINE. Non usate l’olio da friggere. So che è più economico ma + buono è l’olio + buona la frittata!!!
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4.- Battere le uova con la forchetta. Per farla più spumosa battere prima il bianco e poi aggiungere il giallo (se sono bravi fatevi aiutare dai bambini. La frittata è il primo piatto cucinato dai miei tati e mi chiedono sempre di farla LORO!!!!)
5.- Quando le patate sono dorate tirarle fuori dall’olio e lasciarle nell’uovo per 30 minuti. Così le patate assorbono un po’ e viene tutto più buono. Prima di versare il tutto in padella se necessario si può aggiungere un altro uovo, nel caso le patate abbiano “bevuto” tutto.
6.- Riscaldare l’olio di oliva e, quando è molto caldo, versare le uova e le patate. Lasciare fare un po’ (a seconda di quanto “dorato” vi piace l’uovo) movendo la pentola in continuazione perché non si attacchi.
7.- Con un piatto girare la frittata. Mettere più olio nella pentola e, quando è caldo, rimettere la frittata dalla parte ancora non cotta.
8.- Lasciare sul fuoco un po’. A me piace poco fatta ma se l’uovo “crudo” non vi va a genio basta lasciarla nella pentola con il fuoco spento. Se, come a me, vi piace morbida morbida, toglierla dalla pentola quando sarà un po’ dorata fuori.
Servire calda – tiepida – fredda… come volete!!!! Dura 2 giorni in frigo!
Una volta che avete capito come farla, potete aggiungere quello che volete. Mia mamma faceva la “tortilla paisana” aggiungendo funghi, piselli e tonno (tutto in scatola) all’uovo, una volta fritte le patate ed era buonissima. L’altro giorno l’ho fatta aggiungendo zucchine e piselli avanzati e anche così è una delizia!!!! Il trucco sta’ nelle patate fritte. Nei bar di solito sono bollite, non fritte!!!!
BUON APPETITO
e… se volete altre ricette di questo tipo perchè non ci raggiungi sul nostro gruppo fb Cuoche X Caso ?
Ana

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Friselle con Pasta Madre

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Friselle

La prima curiuosità cosa da sapere è che la frisella è un Bis-Cotto e non un pane, infatti parte come pane ma poi viene tostat/cotto per due volte da qui la denominazione bis-cotto; La seconda è che le prime prove risalenti a questa ricetta arrivano direttamente dalle crociate dove venivano portate nei lunghi viaggi, dove questi pani duri da ammorbidire con l’acqua duravano più di quello fresco e quindi aiutavano ma senza appesantire il carico, nonna mi diceva che spesso si facevano con pochissimo sale o addirittura senza poiché venivano bagnate nell’acqua di mare. La terza ed ultima curiosità è che la forma così a cerchio o chiocciola non è stata scelta a caso, bensì è stata una scelta ponderata in quanto durante i viaggi lunghi o semplicemente per la conservazione più pratica in casa veniva fatta passare una corda al centro in modo da poterle trasportare/stivare appese;  Nonna non mi ha mai preparato le Friselle, il suo pane era ben altro quindi no, questa non è una ricetta di famiglia ma è comunque ottima.  Vi và di provarla ?
Ingredienti:
150g di PM solida,
100 g di semola rimacinata,
500 g di farina,
320 g d’acqua,
15 g d’olio evo,
15 g di sale
.
(Si può anche utilizzare la farina d’orzo, 100 g che toglierete dalla farina normale)
Preparazione:
In una ciotola spezzettate la PM, quindi unite l’acqua e le farine setacciate. Mescolate con un cucchiaio di legno e incorporate il sale, continuando a girare. Trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e lavoratelo fino a quando non diventa liscio, ci vorranno circa 15 minuti. Arrotolate l’impasto, pirlatelo e riponete a lievitare in una ciotola coperta con la pellicola per alimenti per circa 2 ore. Passato questo tempo trasferite l’impasto sulla spianatoia, sgonfiatelo e suddividetelo in pezzi da 90 g. Allungate le pezzature fino a formare dei filoncini lunghi circa 30 cm e larghi 2 cm. Unite le estremità. Per evitare che lievitando il cerchio si stringa su se stesso potete inserire dei bicchierini di plastica da caffè nel mezzo del cerchio, spennellando il fondo d’olio. (Questo passaggio non è fondamentale, esistono sia friselle col buco che senza). Trasferite in una teglia le friselle così preparate, copritele con la pellicola e lasciatele lievitare per altre 2 ore.
Infornate a 220 °C per circa 15 minuti. Estraetele, tagliatele a metà con attenzione e infornatele nuovamente a faccia in su per far biscottare l’interno (ci vorranno circa 10-15 minuti). Conservatele in barattoli di vetro o alluminio per mantenerne la fragranza. Quando vorrete mangiarle vi basterà ammorbidirle con acqua tiepida e condirle con quello che più vi piace.
ed ecco qui le nostre friselle pronte per essere mangiate.
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Se volete altre ricette potete guardare qui sul sito oppure andare sul nostro gruppo di Facebook Cuoche x Caso
Dada
Ricetta di Ivana B.

Marta Geleeè

Gelatine alla Frutta

Grandi e piccini, capita a tutti di avere voglia di qualcosa per coccolare il palato.
Ecco una ricetta per evitare qualche colorante e qualche conservante.
Si può realizzare anche coinvolgendo i bambini, per un’attività insieme.

GELATINE ALLA FRUTTA

 Marta Geleeè

Ingredienti:

200 ml di succo di arancia
1 limone spremuto
180 gr zucchero
24 gr di colla di pesce

Mettere in un pentolino lo zucchero, il succo di arancia e quello di limone.
Da quando inizia a bollire cuocere per 2 minuti mescolando.
Spegnere e aggiungere 24 gr di colla di pesce ammorbidita in acqua fredda.

 Versare in uno stampo foderato di carta forno o negli stampi in silicone per cioccolatini e mettere in frigo per 5/6 ore.

 Sconsiglio caldamente di NON mettere le gelatine in congelatore per accelerare i tempi, si crea troppa umidità e sono da buttare!

Sformare, tagliare a pezzetti e conservare in frigo.

 Per servirle ricoperte di zucchero è necessario cospargerle subito prima altrimenti l’umidità delle caramelle lo farà sciogliere, oppure si può utilizzare lo zucchero Bucaneve, uno zucchero a velo di pasticceria, non puro, che si mantiene visibile.

Cercate altre ricette come questa? Perchè non ci venite a trovare sul nostro gruppo fb Cuoche per Caso ;
Se poi vi fà piacere farle assieme a noi perchè non postare la foto e taggarci: ci trovi su fb alla pagina Le Econome, Su Instragram ed anche su Twitter! Non puoi dire che non ci hai trovato!

Marta B.

 

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Come farsi da soli… un Deo-cremino

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Arrivano il caldo, il sole, le giornate fuori casa, si suda e, giustamente, si vuole essere sempre in ordine.
Cosa c’è di meglio di un deodorante economico, semplice da preparare, senza profumi che reagendo con il sole possono macchiare la pelle?

Vediamo insieme come farlo!

 

DEODORANTE CREMINO

1 cucchiaio di bicarbonato
¾ cucchiaio di amido
30 g burro di karité
20 ml olio
4 gocce olio essenziale

Unire bicarbonato e amido. Sciogliere il burro nel microonde o a bagnomaria e aggiungerlo alla polvere.
Unire l’olio e infine l’olio essenziale.

E’ molto semplice no?

Ora però vorrei consigliarvi Quali olii potete utilizzare:

olio di mandorle
olio vegetale di vaniglia
olio di Monoi
olio di cocco
olio di germe di grano
olio di mais
olio di riso

e Quali olii ESSENZIALI posso consigliarvi:

In estate sono sconsigliati gli oe di agrumi, incluso l’oe di bergamotto, sono fotosensibilizzanti.
Salvia officinale: sconsigliata sia per la forte profumazione sia perchè in grosse quantità la salvia officinale risulta neurotossica. Infine l’olio essenziale di menta può essere irritante.

Ottimi: rosmarino, mirto australiano (antibatterico), wintergreen, citronella
Olii adatti per una versione più mascolina: limone, rosmarino, lavanda, timo, eucalipto, sandalo.

Si possono sostituire gli olii essenziali, che possono irritare, con un bicarbonato profumato ottenuto mettendo in un vasetto di vetro per 1 mese circa, strati alternati di salvia/lavanda/rosmarino (a scelta) e bicarbonato e utilizzandolo poi per preparare il deo cremino; Se, a questo punto, vi risulta troppo farinoso bisogna aumentare appena l’olio.

Passando il bicarbonato nel macinacaffè o nel mortaio si ottiene un prodotto più setoso.

 

QUANTO PUO’ DURARE sul nostro scaffale del bagno:
Va a male solo quando irrancidiscono gli olii utilizzati, e si capisce dall’odore.
In base alla sensibilità individuale, il bicarbonato può creare irritazione, nel caso sopendere l’uso e riprovare dopo qualche tempo.

 

Vi ha appassionato creare il deo cremino? siete amanti dell’autoproduzione? Confrontiamoci QUI
Se invece volete solo dei consigli di make up e moda li potete trovare QUI

Marta B.

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Segnalibro Divertente

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Solitamente uso qualsiasi cosa come segnalibro, dal biglietto del cinema allo scontrino passando per qualsiasi pezzo di carta che mi viene sotto mano (o trovo nella borsa) perchè così come ne trovo li perdo allo stesso modo, dopo pochi minuti; Sì sono un disastro ma ho trovato un modo per tenerne uno per più di qualche utilizzo, alle volte addirittura per tutto il libro!

Ci serve Solamente un quadrato di carta di almeno 4 cm per lato; Eventualmente potete prepararvi dei decori da poter incollare una volta finito. Il metodo con il quali “costruiremo” questo segnalibro si inserisce nella categoria dell’origami, infatti ci limiteremo a piegare il nostro quadrato di carta più volte ed in differenti maniere fino ad arrivare al segnalibro che vedete appena più sopra.

Cominciamo? Bene! Pieghiamo a metà, secondo la diagonale il nostro foglio di carta QUADRATO (è essenziale che sia quadrato)
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Ora dobbiamo portare le punte laterali (a dx ed a sx) verso quella centrale… così:

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Ora riapriamo i due lembi appena piegati e portiamo la punta ancora non piegata verso la base del triangolo, dobbiamo piegare solo un lato non entrambi, come nella foto qui sotto.

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A questo punto, riprendiamo l’angolo a dx e poriamolo verso la punta, di nuovo; a questo punto dobbiamo infilare la punta sotto la tasca che si è formata, così:

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Dobbiamo quindi fare lo stesso identico passaggio anche con l’altro angolo rimasto; quindi, alziamo l’angolo fino alla punta sopra e poi ripieghiamo sotto alla taschina che si è creata.
A questo punto il nostro segnalibro è pronto all’uso… potete lasciarlo così al naturale…

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Oppure, se volete ravvivarlo potete disegnare una faccina, meglio se la carta è a tinta unita, oppure incollarci dei denti a zigzag e quegli occhietti che si muovono e potete trovare nei negozi tutto ad 1 €uro.

Io avendo usato una carta colorata ho preferito lasciali così.
Cosa ne dite? vi è piaciuto? è molto semplice sia da fare da sole che magari con i vostri bimbi o fratelli.

Volete avere altre idee come questa? Venite a trovarci sul nostro gruppo fb dedicato al Mondo del Planner

 

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Acido Citrico . Come fare?

Sei alla ricerca di un prodotto ECOlogico, ECOnomico, che ti aiuti nelle pulizie di casa e ti faccia avere pelle luminosa e capelli lucenti? Niente pozioni magiche, leggi qui come fare!

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L’acido citrico è un acido debole contenuto negli agrumi.
E’ anche un additivo alimentare, indicato come E330, che si trova in moltissimi prodotti come correttore di acidità, per esempio nelle passate di pomodoro, marmellate, succhi di frutta.

E’ una polvere bianca, inodore.

 Si può acquistare sul web (esempio: percarbonatodisodio.it), nei negozi di agraria, in alcune ferramenta, nelle enoteche, l’aps delle Econome poi fà anche dei Gruppi d’acquisto per questo prodotto (non sai come fare? Vedi QUI).

 Si trova in 3 diverse forme:

Acido citrico ANIDRO = attivo al 100% perché è solo acido citrico
Acido citrico MONOIDRATO = attivo al 90% (90% acido citrico + 10% di acqua)
Acido citrico tetraidrato = attivo al 60% (60% acido citrico + 40% acqua).

Può sostituire prodotti commerciali che spesso contengono sostanze inquinanti per l’ambiente e anche pericolose per la persona.
Ecco alcune ricette, tutte testate!

BRILLANTANTE

Il brillantante per essere funzionale rimane attaccato alle stoviglie e resiste al risciacquo, quando utilizziamo le stoviglie ne ingeriamo una piccola quantità con il cibo. Si può evitare di usare brillantante sostituendolo nella vaschetta con una soluzione di acido citrico al 20% (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).

AMMORBIDENTE

Si può sostituire l’ammorbidente con una la soluzione di acido citrico al 20% (200 g di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione).
L’acido citrico non rende più morbide le fibre, ma neutralizza l’alcalinità del lavaggio causata dal detersivo, che lascia un pH alcalino e lo avvicina a quello della pelle.
Utilizzare l’acido citrico come ammorbidente è utile anche per la funzione anticalcare che ha sulla lavatrice.

Si può utilizzare tranquillamente con capi bianchi e colorati, anzi, l’acidità fissa i colori!
Inoltre non lascia residui chimici sui panni quindi è adatto per lavare biancheria di neonati e persone soggette a dermitite.

BALSAMO CAPELLI

L’acidità rende il capello liscio e lucente perché “chiude” le scaglie di cheratina.
Bisogna preparare una soluzione al 20% e poi diluirne 30 ml in 1 litro di acqua e utilizzarla per l’ultimo risciacquo.

TONICO VISO

Se si utilizza una saponetta (pH 9-10) è consigliabile utilizzare questo tonico per riportare il pH a un livello più vicino alla pelle (pH 5.5).
Bisogna preparare una soluzione al 10% o diluire in 50 ml di acqua 50 ml di soluzione al 20%.

DEODORANTE

Gli odori sgradevoli sono causati dai batteri, se si abbassa il pH si limita la crescita batterica. Bisogna preparare una soluzione al 20% e poi diluirne 25 ml in 75 ml di acqua distillata.

DISGORGATORE

 Nel caso non ci siano grosse otturazioni, è sufficiente versare nello scarico mezzo bicchiere di bicarbonato di sodio e aggiungere un bicchiere di soluzione al 20%. Le due sostanze reagendo si annullano ma provocano un’effervescenza che tramite l’azione meccanica ha un’azione pulente.

ANTICALCARE

 L’acido citrico è ottimo per togliere il calcare, non ha odore, non lascia residui, è ecocompatibile, i tempi di attesa sono un po’ più lunghi rispetto a un anticalcare commerciale e anche con l’acido citrico bisogna prestare attenzione al marmo, che si rovinerebbe.
Con acqua molto “dura”, servirà una soluzione al 20% (200 gr di acido citrico anidro in 800 g di acqua, per avere un totale di 1 litri=1 kg di soluzione). Con acqua meno dura si può preparare una soluzione al 10 – 15%.

Gli stessi risultati si possono avere con l’aceto, ma studi di biodegradabilità hanno dimostrato che l’acido acetico a parità di concentrazione è 53 volte più inquinante del citrico e che serve molto più aceto per avere la stessa efficacia. Inoltre l’aceto è più aggressivo verso le superfici metalliche e a contatto con l’acciaio inox mobilita molecole di nikel, altamente irritante e allergizzante.

MANUTENZIONE  LAVATRICE E LAVASTOVIGLIE

Una volta al mese è consigliabile riempire di acido citrico in polvere la vaschetta del detersivo e fare un lavaggio a vuoto.
Con questa semplice accortezza si eliminano le incrostazioni dalla resistenza e la lavatrice consuma meno energia e funziona meglio.

FERRO DA STIRO

Preparare una soluzione con 150 gr di acido citrico anidro e 850 gr di acqua demineralizzata. Riempire il ferro da stiro non proprio completamente per evitare che la reazione tra calcare e citrico friggendo faccia uscire il tutto.
A caldo: con temperatura al minimo lasciare agire 1 ora e poi far uscire vapore in modo da pulire anche i fori.
A freddo: lasciare agire una notte intera poi procedere con il vapore.

È preferibile non utilizzare aceto in quanto l’acido acetico è dannoso per le parti metalliche.

MACCHINA DEL CAFFÈ

Preparare una soluzione con 150 gr   di acido citrico anidro e 850 gr di acqua demineralizzata. Riempire il serbatoio della macchina del caffè e far uscire completamente procedendo come se si facesse il caffè.
Riempire il serbatoio di acqua e ripetere in modo da sciacquare.

 

E per le pulizie di casa puoi trovare confronto e conforto 😛  su Le Sciacquette: pulizia, ordine e organizzazione per negati

 

 

Marta B.

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#PastaMadreDay

Ma lo sapete che domenica 15 Maggio 2016 è la data del Pasta Madre Day?

E’ la giornata che celebra l’utilizzo della Pasta Madre, appunto, ma che cos’è questa madre? È un lievito naturale fatto da farina e acqua lasciata fermentare naturalmente.

Il lievito di birra – che tutti conosciamo – è responsabile della fermentazione alcolica (i batteri Saccharomyces scindono gli zuccheri e li trasformano in anidride carbonica e alcool etilico), motivo per il quale se si usa troppo lievito di birra si ha la sensazione all’olfatto ed al gusto che ci sia dell’alcool all’interno del prodotto.

Nella pasta madre oltre ai Saccharomyces sono presenti anche i Lactobacilli che sono responsabili di una trasformazione degli zuccheri in acido lattico, quindi qualsiasi prodotto ottenuto con l’utilizzo della pasta madre ha un aroma ed un gusto particolare e diverso da quello a cui siamo abituati; in sostanza la pasta madre è un lievito naturale che ci permette di avere una lievitazione più lunga e quindi più digeribile, più leggera ed anche più completa rispetto al lievito di birra o altri lieviti secchi;

Il Pasta Madre Day è un giorno che riesce ad avvicinare tutta l’italia, dal nord al sud contando anche le isole ed alcune nazioni vicine dove gli italiani sono andati a vivere ed hanno portato con loro la loro Pm e questa bellissima tradizione; tradizione sicuramente millenaria che però ha concretizzato il suo giorno da poco, ed è nato nel 2010 grazie ad un’idea di Riccardo Astolfi che, quest’anno, ha passato il testimone alle admin del gruppo (enorme) di facebook  Gruppo La Pasta Madre.

Quindi il #PmDay cosa è? E’ quella giornata nazionale dove chiunque sia interessato od anche solo curioso può porre le domande che vuole; può soffermarsi ad assaggiare le prelibatezze che si possono creare con questo semplice “mix di acqua e farina” ma soprattutto può chiedere un pezzo di PM, in modo gratuito e per puro spirito di condivisione, e di trasmettere questa passione ad altri facendo in modo che sia UN DONO CHE PASSA DI MANO IN MANO, come recita lo slogan di quest’anno.

Si svolge in contemporanea in tutta Italia, infatti QUI puoi trovare tutti gli eventi che noi utilizzatori e “spacciatori” abbiamo creato per TE che sei curioso, ma anche per TE che sei scettico ed alla fine sì, anche per te che la stai usando da anni e non sapevi che ci fossero così altre persone che la utilizzano.

Quindi … cosa stai aspettando? Hai già visto se c’è un evento vicino a te?
Noi, tutti, ti aspettiamo!
#PmDay2016 #PastaMadre

Il Nostro Gruppo Cuoche per Caso, per parlare di cucina e ricette.

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Riciclo Creativo – PortaPenne

Un porta penne è sempre utile, in molti angoli della casa e non solo per le penne vere e proprie. Lo possiamo usare in cucina per appoggiarci i bastoncini cinesi o attrezzi di questo tipo, in bagno per i trucchi o per gli spazzolini. Spesso si usano anche recipienti che in realtà avrebbero altri utilizzi quindi perchè non ridare vita a questi contenitori e renderli perfetti per ogni occasione e “stanza”?

 

Materiali Occorrenti:10685524_793462324066276_226027363282788922_n
Penna / Matita
Forbici
Foglio di carta da riciclare
Scatola o contenitore di latta o di cartone
Colla
Washi tape (scotch di carta japponesi)

 

Procedimento:

Partiamo col dire che i Washi tape sono degli scotch fatti di carta di riso che ho conosciuto 10934088_793462734066235_7685298240907167836_nquando sono effettivamente entrata nel mondo delplanner ed ho trovato tante amiche che mi hanno fatto sentire meno sola, puoi venire anche tu iscrivendoti a questo gruppo fb: Planner Addicts Italia!

Detto ciò un’altra cosa da dire di questo strumento meraviglioso è che sono semi-trasparenti e quindi applicati semplicemente sulla facciata della scatola si sarebbe vista la parete bella colorata e non andava bene.
Ho quindi riciclato anche dei fogli stampati male che ho usato per fare la base, ho preso le misure appoggiando il barattolo e prendendo i margini con la matita, dopo aver tagliato a misura  ho incollato il foglio al mio barattolo. Passate bene i bordi con la colla!

A questo punto, semplicemente ho scotchato con i miei washi l’intero barattolo andando a creare una composizione che fosse piacevole agli occhi con i rotolini a mia disposizione.
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Oltre ai Washi tape, si possono usare anche mille altre cose che abbiamo in casa come per esempio i vari nastri dei regali che riceviamo al nostro compleanno… la carta delle uova di pasqua (che notoriamente sono belle colorate); anche la semplice carta da regalo che viene solitamente buttata, lo spago per un look meno colorato e più classico così come la pittura / tempera fà sempre il suo bell’effetto!

 

Fateci sapere se vi è piaciuto questo Tutorial 🙂
E seguiteci su Planner Addicts Italia

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Da un guscio nascono le galassie

E siamo ancora qui. dalle mie parti fuori piove, in casa impergono malanni a tutto andare, e la Noia, si quella con la Enne maiuscola oramai ha preso posto fisso con noi a tavola.

Ora, cosa fare in questi tristi e mesti giorni?

Semplice: riscopriamo il bambino che è in noi giocando con semplici materiali che si possono reperire tranquillamente in casa preparandoci per Pasqua.

Gli ingredienti di questo fulmineo Art Attak (e no, non sto facendo il verso al solito presentatore televisivo ben noto a grandi e piccini) sono:20160228_192913

– uovo intero svuotato

– smalti per le unghie di vari colori

– una vecchia bacinella

– un paio di guanti moniuso

– acqua.

Come si fa?

Innanzitutto si svuota l’uovo (non buttatelo, sicuramente potrete usarlo per cucinare quello che volete) e armatevi di uno stuzzicadente o di un ago da sarta, fate un buchino piccolo sopra (con la punta di questi attrezzi) e uno appena più grande sotto e soffiate nel buco più piccolo: magicamente il vostro uovo si svuoterà. Mi raccomando, mettete una bacinella sotto prima di trovarvi tuorli e albumi ovunque.

Detto questo prendete una bacinella pulita, rimpitela di acqua e sgocciolate smalto a piacere formando un sottile strato di colore. Sbizzarritevi nel mischiare i colori, nel creare decorazioni più o meno geometriche o semplicemente giocate e divertitevi. Nessun uovo verrà mai uguale al precedente quindi lasciate andare la fantasia.

La quantità di colore dipenderà poi dalla vostra voglia di vedere o meno il colore originale dell’uovo quando lo immergerete.

Ora indossate i guanti e afferrate l’uovo, immergetelo e poi lasciatelo rotolare sullo smalto sparso sprima.20160228_173551

Lo smalto rimmarrà attaccato all’uovo creando così una serie di decorazioni fantastiche.

E ora potete ammirare i vostri risultati. Qui a lato le uova (e quelle che non sono venute perchè mi si sono rotte, uff). Per quello arancione ho usato solo una straterello leggerissimo di smalto per ottenere un effetto meno coprente
Per quello viola invece ho voluto riprodurre una galassia quindi ho usato viola, blu e bronzo per le stelle.

Si asciuga in fretta 20 minuti circa, e si asciugherà meglio se appoggiato ad una bachetta (come nella foto che vedete a lato)

Ed ecco a voi il risultato finale in tutta la sua bellezza.
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E se volete questi e tanti altri consigli su come divertirvi in maniera Economa venite a seguirci su Le Econome, che Pasqua si avvicina e ci saranno mille altri consigli per decorazioni e regali

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Cera una volta…

E come sempre, capita di non sapere cosa inventarsi con i rimasugli delle candele che accendiamo per casa e rimangono li a fissarci. E ancora meno, dopo un lungo periodo tappati in casa, sappiamo come intrattenere i nostri bambini (di tutte le età, mariti compresi), avendole provate tutte.

E se unendo le due situazioni, trovassimo una soluzione creando da noi dei simpatici regalini personalizzati?

Si può, riciclando e divertendosi allo stesso tempo.
Prepariamo gli ingredienti per due soluzioni facili  e veloci.

collagePer le incisioni sulla cera il materiale necessario è:
-Cera (candele, fondi delle candeline per il bruciaessenza. L’importante è che abbiamo una superficie liscia e regolare)
– Una cannuccia
– una matita
– foglio di carta

Il procedimento è semplicissimo.
Sul foglio di carta disegnate quello che più vi aggrada , poi riportatelo sulla candela incidendo leggermente con una matita.  La pressione sulla carta lascerà la traccia sul foglio di carta e avrete delle linee guida su cui lavorare.
Prendete poi una cannuccia (quella con cui si bevono i succhi è perfetta) e calcando leggermente incidete sopra le linee guida che avete tracciato.
Ora vedrete quelli che a prima viste  sembreranno scarti. Non buttateli. Con le dita premeteli (anche con un po di forza) nelle incisioni che avete creato prima. Il disegno risalterà di più creando un piacevole contrasto.

Per i fermapacchi con gli scarti della cera:12524211_10205930846976743_3711670198204478790_n
– Cera sciolta (qui, mamme e papà toccherà a voi maneggiare la cera)
– formine e stampini per dolci

Anche qui, la realizzazione dei fermapacchi è veramente semplice.
La cera sciolta andrà messa negli stampini da noi scelti e lasciata li a raffreddare per qualche ora.
Alla fine avremo delle bellissime decorazioni per chiudere i nostri pacchetti con quel tocco di stile in più che ci distingue.
E sopratutto sapremo di aver donato nuova vita ad una candela o a della cera avanzata che giaceva inutilizzata da tempo.

E per ridare nuova vita alle nostre creazioni, quando la polvere le avrà un po’ opacizzate, basterà passarle con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcohol per tornare a farle splendere.

Volete questi e altri consigli su come divertirsi e risparmiare allo stesso tempo?
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