Archivio della categoria: easy life – trucchi in pillole

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Percarbonato – Come usarlo!

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A chi non è capitato di litigare con una macchia che proprio non vuole venire via da un tessuto?

Viene in nostro aiuto il PERCARBONATO DI SODIO.

Sostanza amica dell’ambiente, sbianca, smacchia e igienizza senza essere altamente inquinante, infatti quando si scioglie in acqua libera acqua ossigenata e carbonato di sodio (soda solvey).

Per funzionare ha bisogno di temperature alte, diciamo che da il suo meglio a 60°, ma qui viene usato abitualmente per sbiancare gli scarichi del wc e versandone un paio di cucchiai nell’acqua del fondo dopo alcune ore è tutto splendente.

Purtroppo non funziona su tutte-tutte-tutte le macchie, ma “solo” su quelle sensibili all’ossidazione: si quindi al vino rosso, no al grasso.

Si può utilizzare come pappetta con un pochino d’acqua, da sfregare sulla macchia subito prima di mettere in lavatrice, senza lasciare seccare, oppure come additivo sbiancante e igienizzante direttamente insieme al detersivo in lavatrice, per un carico di panni bianchi, per gli asciugamani, la biancheria da cucina, pannolini lavabili.

Sul mercato non esiste percarbonato puro al 100%, essendo una sostanza molto sensibile si deteriorebbe dentro la confezione, quello più puro è 80%.

Si può acquistare sul web (ad esempio sul sito percarbonatodisodio.it), nei negozi di prodotti bio e anche nei discount. Spesso viene chiamato “sbiancante a base di ossigeno”.

Attenzione

–  a differenza dell’acqua ossigenata, non va mischiato all’acido citrico, lo distruggerebbe in pochi secondi!

– non va confuso con il PERBORATO: i derivati del boro sono stati studiati e riconosciuti come pericolosi e con elevato impatto ambientale, e il “perborato di sodio” è sparito dal mercato.

 

E voi ? in quali altri modi lo usate?   ditecelo qui o sul nostro gruppo per le pulizie di casa Le Sciacquette: pulizia, ordine e organizzazione per negati XD

 

 

 

Marta B.

 

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Trucchi Salva Sorriso –

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Ho preparato le ricette salva frigo secondo la ricetta del sito delle (Eco)nome, ho acquistato un libro nel Mercatino delle (Eco)nome, ho chiesto suggerimenti per la mia estate al mare nel gruppo delle (Eco)nome in vacanza e trovato nuove idee per il mio make-up da ufficio nel gruppo moda delle (Eco)nome, eppure… Eppure questa giornata non vuole andare bene! Non so se sia colpa della lavatrice rimasta bloccata a metà lavaggio o della maionese impazzita all’ultimo momento o magari di quel bicchiere di succo di frutta svenuto sul pavimento, ma sento un magone che sale dallo stomaco (sempre che non siano le cipolle fritte mangiate a pranzo) ed un nervosismo che non riesco a sfogare, mentre il mio umore si fa pian piano più nero del nero delle nuvole che a breve rovesceranno sul mio tetto litri di pioggia. Che fare? Dove trovare un’idea che mi aiuti a dare un verso positivo a questo uggioso lunedì?

Senza nemmeno pensarci afferro il telefono ed entro nel gruppo Facebook delle (Eco)nome, le uniche in grado di aiutarmi, per lanciare il mio SOS: “Qual è il vostro trucco salva-sorriso”? Uno dopo l’altro mi arrivano i suggerimenti delle amiche virtuali, che io passo al setaccio alla ricerca del consiglio perfetto mentre faticosamente percorro chilometri di pavimento con il figlio in braccio per farlo addormentare.

Scarto con decisione le scherzose proposte farmaceutiche e alcoliche e mi soffermo a sognare di avere un cane o un gatto, nella cui pelliccia affondare le mie mani nervose alla ricerca di calma. Non sarebbe meraviglioso? Secondo molte lo è, specie se il quattrozampe in questione si presta ad accompagnarci in qualche lunga e distensiva passeggiata, ma io dubito di poter trovare un cuccioletto disposto a seguirmi, vista la mia faccia scura, quindi abbandono l’idea e cerco altri suggerimenti. Una camminata? Lo shopping? Magari! Ma, fermata sulla porta da un portafoglio vuoto e molti chicchi di grandine (sempre per tacere del suddetto figlio finalmente addormentato e depositato nel suo lettino), devo rinunciare ad ogni possibilità di movimento e cercare il sollievo tra le mie quattro mura.

Seguendo altre indicazioni, voglio inventarmi un lavoretto manuale da fare, ma quale? Non so usare i ferri da maglia e sono rimasta senza stoffe per il mio punto croce, perciò, fingendomi interessata ad altro, mi muovo cauta e ottimista verso la big shot. Il mio passo evidentemente non era così silenzioso, visto che il mio figlio maggiore mi intercetta costringendomi all’ennesima partita a Memory, da cui esco sconfitta. Uff! Sempre più nervosa comincio a muovermi tra una stanza e l’altra, finché finalmente una nuova notifica illumina il mio cellulare e il mio volto: la musica mi risolleverà! A passo deciso mi avvicino allo stereo e in un balzo ne afferro il telecomando, quando ecco che il piccoletto al piano di sopra comincia a piangere, svegliato da un orribile tuono, e il grande esce dalla cucina urlando di paura. Ma alcune (Eco)nome non dicevano che i figli erano gli unici in grado di sollevare loro il morale? Forse meglio respirare a fondo e piazzarsi in faccia un finto sorriso che inganni i miei malevoli pensieri, come altre suggerivano, nell’attesa di abbracciare il marito e ritrovare così la pace.

Peccato che, quando il mio salvatore finalmente varca la soglia di casa (e lo fa proprio mentre faticosamente cerco di convincere i due puzzolenti pargoli ad avviarsi verso il bagno), l’ultima possibilità di ritrovare la quiete venga spenta dai suoi starnuti e dalle sue proteste per la malefica pioggia. Stremata, sto per gettare la spugna ed è proprio allora che in un angolo della mia mente appare il pensiero che tutto risolve: “Non è per sempre”. Me lo ripeto come un mantra, mandando a quel paese gli elettrodomestici traditori e chiudendo per un istante le orecchie alle richieste degli uomini di casa, finché sento qualcosa scattare nel mio animo e torno ad essere la donna fiduciosa che stamattina aveva aperto le finestre ad una nuova giornata.

E il vostro trucco salva-sorriso qual è? Venite a raccontarcelo nel gruppo Facebook delle (Eco)nome.

 

Ilaria P.

5x1000

5 x 1000

Il cittadino ha la possibilità di destinare il 5×1000 delle proprie imposte ad associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni di promozione sociale, enti di ricerca scientifica, universitaria e sanitaria, comuni e associazioni sportive dilettantistiche. In pratica noi possiamo scegliere che destinazione dare a una parte della spesa pubblica: lo stato vincola questa percentuale gettito fiscale alle finalità che noi individuiamo. Da questo punto di vista è un gesto di cittadinanza responsabile che non va preso alla leggera. Per le associazioni no profit poi è una fonte di finanziamento preziosa. Ogni anno l’Agenzia delle Entrate pubblica l’elenco degli enti che hanno i requisiti per essere destinatari del contributo. Sulla dichiarazione dei redditi c’è la casella specifica di destinazione del 5×1000. Anche chi non è tenuto alla dichiarazione dei redditi può fare la propria scelta, destinando il 5×1000 attraverso l’invio di una documentazione allegata alla certificazione unica (in una banca, o in via telematica, o in un ufficio postale). Ricordiamo che il 5×1000 non è alternativo all’8×1000, che invece rappresenta il meccanismo adottato dallo stato per il finanziamento delle confessioni religiose. Per il mondo del volontariato il 5×1000 è un gesto concreto ed efficace. E’ un finanziamento importante e obbliga le associazioni a rendicontare le somme ricevute. Ma come scegliere a chi destinare il nostro 5×1000? Come orientarci tra il mare magnum di richieste di 5×1000 in ogni periodo di presentazione della dichiarazione dei redditi? E’ vero che il tempo spesso manca e il 5×1000 è “solo una firma”… ma proprio perché ci permette di decidere di una parte della destinazione della spesa pubblica va fatto con responsabilità. Bisognerebbe chiedere innanzitutto il bilancio sociale dell’ente che vorremo sostenere. Questo documento – che in Italia non è obbligatorio per legge, a differenza di buona parte dell’Europa – è un atto di trasparenza dell´attività delle associazioni. I bilanci dovrebbero essere comprensibili e accessibili, e certificati da un ente terzo ad hoc. Un elemento importante di discernimento è la conoscenza diretta dell’ente (questo è possibile soprattutto per le piccole realtà a livello territoriale) e la continuità della relazione con il pubblico e con i donatori. Oggi la beneficenza è diventata un gadget che spunta dove meno te lo aspetti. I costi del marketing sono altissimi e possono rappresentare anche un quinto del bilancio degli enti. Ma non è tutto oro quello che luccica… a volte campagne di raccolta fondi spartane e essenziali sono indice di serietà. Le parole d’ordine sono allora osservare, cercare, informarsi. Nel nostro piccolo abbiamo provato a farlo… e ci sentiamo di consigliare enti grandi come Medici senza frontiere, Amref, Emergency o più piccolini come il progetto Operazione Colomba di Condivisione tra i popoli, Aifo o il progetto di Mondo Aperto (l’Onlus dei missionari comboniani). Ma le realtà sono molte altre… se conoscete qualcuno che ve ne parla, oppure telefonate… insomma non abbiate paura a fare domande perché è un gesto gratuito ma non a valore zero.

 

 

Francesca C.

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Cera una volta…

E come sempre, capita di non sapere cosa inventarsi con i rimasugli delle candele che accendiamo per casa e rimangono li a fissarci. E ancora meno, dopo un lungo periodo tappati in casa, sappiamo come intrattenere i nostri bambini (di tutte le età, mariti compresi), avendole provate tutte.

E se unendo le due situazioni, trovassimo una soluzione creando da noi dei simpatici regalini personalizzati?

Si può, riciclando e divertendosi allo stesso tempo.
Prepariamo gli ingredienti per due soluzioni facili  e veloci.

collagePer le incisioni sulla cera il materiale necessario è:
-Cera (candele, fondi delle candeline per il bruciaessenza. L’importante è che abbiamo una superficie liscia e regolare)
– Una cannuccia
– una matita
– foglio di carta

Il procedimento è semplicissimo.
Sul foglio di carta disegnate quello che più vi aggrada , poi riportatelo sulla candela incidendo leggermente con una matita.  La pressione sulla carta lascerà la traccia sul foglio di carta e avrete delle linee guida su cui lavorare.
Prendete poi una cannuccia (quella con cui si bevono i succhi è perfetta) e calcando leggermente incidete sopra le linee guida che avete tracciato.
Ora vedrete quelli che a prima viste  sembreranno scarti. Non buttateli. Con le dita premeteli (anche con un po di forza) nelle incisioni che avete creato prima. Il disegno risalterà di più creando un piacevole contrasto.

Per i fermapacchi con gli scarti della cera:12524211_10205930846976743_3711670198204478790_n
– Cera sciolta (qui, mamme e papà toccherà a voi maneggiare la cera)
– formine e stampini per dolci

Anche qui, la realizzazione dei fermapacchi è veramente semplice.
La cera sciolta andrà messa negli stampini da noi scelti e lasciata li a raffreddare per qualche ora.
Alla fine avremo delle bellissime decorazioni per chiudere i nostri pacchetti con quel tocco di stile in più che ci distingue.
E sopratutto sapremo di aver donato nuova vita ad una candela o a della cera avanzata che giaceva inutilizzata da tempo.

E per ridare nuova vita alle nostre creazioni, quando la polvere le avrà un po’ opacizzate, basterà passarle con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcohol per tornare a farle splendere.

Volete questi e altri consigli su come divertirsi e risparmiare allo stesso tempo?
Seguiteci su Le Econome

ciabatte microfibra

I 10 migliori acquisti di ALIEXPRESS per la pulizia della casa

Conoscete già Aliexpress, il portale di acquisti dalla Cina più grande di sempre?
Se la risposta è no questo è un buon momento per scoprirne le potenzialità e le regole, aiutati dal nostro Gruppo Facebook dedicato e dai precedenti articoli sul sito.

Ma oggi vogliamo farvi scoprire la parte di Ali dedicata allo shopping per la pulizia della casa, con una classifica dei dieci articoli a piccolo prezzo più acquistati e desiderati.
Eccoli qui!

pulire le persiane facilmente
Alla postazione numero 10 – c’è il pulisci persiane, comodissimo per dimezzare i tempi di spolvero.

disgorgare scarico doccia
9 – il tubo per disgorgare gli scarichi.

pattumiera portatile
8 – la pattumiera portatile, comoda per chi ha una cucina spaziosa

risparmiare detersivo

7 – la spazzola per il lavaggio delle stoviglie che vi consente di usare meno detersivo piatti

lavaggio biberon6 –  il comodo attrezzo per lavare bottiglie, bicchieri e biberon in profondità

spazzola da borsa

5 – la spazzola leva pelucchi da borsetta, per essere sempre in ordine

guanto microfibra

4 – il guanto in microfibra per le pulizie e…

ciabatte microfibra

3 – se non vi bastano, ecco le ciabatte in microfibra

spugna magica

2 – l’immancabile spugna magica, ottima per pulire muri, scarpe, borse e divani

pulire i fornelli
1 – l’utilissimo rotolino pulisci fornelli/forno, ottimo per levare (quasi) senza fatica anche lo sporco più ostinato

E allora, non sei curioso di conoscere il mondo aliexpress? Ti aspettiamo nel gruppo dedicato per mille altre novità!

 

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Salvabimbi: l’app che ci voleva

Come ben sapete, qui in casa Econome non esiste cosa più sacra dei bambini.

E visto che siamo entrati nell’era tecnologica, perchè non utilizzare i nostri smartphone per qualcosa di veramente utile che potrà aiutarci nei momenti peggiori della nostra vita; ovvero quando la vita dei nostri amati figli è in pericolo?

Oggi infatti vi presentiamo un app per smartphone, facile intuitiva e, a mio parere, necessaria: Il Salvabimbi.

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L’app è stata realizzata su iniziativa del dott. Marco Squicciarini, uno dei più grandi esperti di disostruzione pediatrica, in collaborazione con  Cristiano Capobianco con il contributo degli allievi dell’Università ELIS di Roma e il sostegno finanziario di Alcatel e Cisco System.

Questo strumento innovativo è dedicato al piccolo Giulio, un bambino di 3 anni morto il 20 agosto 2013 a Bari poco prima di arrivare all’ospedale più vicino.

Oltre a spiegare quali siano le corrette manovre di disostruzione, “Salvabimbi” sfrutta la  geolocalizzazione, diventando così  in grado di darci informazioni relative agli ospedali nelle vicinanze e il percorso per arrivarci. E’ possibile inoltrare la chiamata al 112 (da pochi giorni grazie alla riforma della Pubblica Amministrazione approvata in Senato, infatti i vari 113, 114,a molti altri numeri nazionali di emergenza sono stati sostituiti dal numero unico di emergenza) .

Screenshot_2015-08-06-13-13-37Schiacciando infatti il tasto “richiedi soccorso“, nella foto qui a sinistra,  una voce  Screenshot_2015-08-06-13-20-50registrata spiegherà passo passo quali manovre effettuare, dalla manovra di Heimlich in versione bambini, fino alla versione per lattanti, ricordandoci anche di chiamare appunto il servizio di emergenza, e fornendo un tasto veloce che attiverà automaticamante il vivavoce del telefono (foto a destra) permettendoci un  collegamento diretto con i professonisti che rispondono alle chiamate di emergenza, e utilizzando la tecnologia di Google Maps, ci potrà guidare verso l’ospedale più vicino.
Screenshot_2015-08-06-13-12-38Collegamenti diretti al Canale youtube, poster delle manovre lattante e bambino in 17 lingue, news sono alcuni dei contenuti che potrete consultare scaricando sul vostro smartphone e tablet l’applicazione. Attualmente è disponibile per i sistemi Android, a breve arriverà anche per gli iOS.

E per conoscere questo e altre piccole pratiche utili nella vita di tutti i giorni vieni a trovarci sul nostro gruppo Facebook Le Econome 

coloreria italiana rosso tulipano

Piccoli Trucchi: Coloreria Italiana in Economia

Diciamocelo. Le marche e i prodotti che ci permettono di ricolorare i tessuti non sono certo economici e molto spesso ci costringono a spulciare gli armadi in cerca di lenzuola, tovaglie e indumenti a cui dare nuovo estro quanto il nostro intento primario era semplicemente ridare tono a quel paio di sgualciti pantaloni che tanto amiamo.

Ecco perché è possibile schivare il problema, smettendo di domandarsi se la nostra vecchia canottiera possa subire un giro di lavatrice per uscirne blu oltremare o grigio antico, utilizzando solo una modica quantità di prodotto e colorando esattamente quello che ci interessa.
Mettendo da parte per usi futuri quello che rimane, ovvio.

Come fare?
Per questo procedimento ci serve un catino, un pacco della tonalità da voi scelta di Coloreria Italiana e un qualcosa che useremo per mescolare che adibirete solo a questo scopo (e a lavoretti simili, ma che – insomma – non andrà più a contatto con cibarie e co)

Per prima cosa apriamo la nostra confezione e svuotiamo le due vaschette – una col fissativo e una con il colorante – in due contenitori che possiamo poi richiudere, anche solo con pellicola trasparente.


Ora pesiamo il capo che vogliamo ricolorare e calcoliamo sommariamente quanto prodotto usare: io ho scelto di tingere un asciugamano di circa 200gr in color rosa/salmone usando Coloreria Italiana Rosso Tulipano.
La scatola mi segnala che per quella gradazione l’intera confezione è da utilizzarsi su 1000gr di vestiario, ne userò quindi un quinto.

coloreria italiana rosso tulipano

Riempiamo il catino di acqua calda, a una temperatura di circa 80°,  versandoci dentro un quinto di prodotto fissante, mescoliamo ed immergiamo l’asciugamano.
Versiamo subito un quinto del colorante scelto e mescoliamo.
Lasciamo a bagno per quindici minuti avendo cura di rimescolare di tanto in tanto e versiamo ogni cinque minuti un bicchiere di acqua calda per mantenere più o meno stabile la temperatura dell’acqua.

Passato questo periodo di tempo possiamo sciacquare in abbondante acqua fredda corrente il nostro asciugamano, continuando a strizzare finché non smetterà di perdere colore. Ci vorranno circa cinque minuti.
Stendiamo e lasciamo asciugare e… godetevi il vostro nuovo capo ricolorato!

capo ricolorato con fissante e colorante

AliExpress.com   Online Shopping for Electronics  Fashion  Home   Garden  Toys   Sports  Automobiles from China.

Aliexpress: Lo shopping a portata di click

Spesso si ha la necessità di coccolarsi con un po’ di sana shopping-terapia, giusto? E giustamente vorremmo farlo nella comodità di casa, perché il traffico, i negozi affollati e la poca pazienza ti portano allo stremo.
Ma come fare? Semplicemente con il proprio PC.

Chi naviga all’interno di servizi di e-Commerce sarà capitato spesso all’interno di store con sede in Cina dove i prodotti offerti hanno spesso un costo irrisorio e le spese di spedizione sono completamente gratuite. Dove sta l’inganno? In realtà non c’è alcuna truffa dietro queste vendite, la maggior parte di queste sono del tutto lecite e reali, ma spesso la confusione che si crea per l’acquisto di prodotti dalla Cina tramite Internet è molta .

Uno dei siti più comodi e affidabili (se usato saggiamente e seguendo i nostri consigli) è Aliexpress, una delle più grandi siti di e-commerce al mondo.
Innanzitutto cosa ci serve per fare i nostri primi acquisti?
Sicuramente ci serve sapere cosa vogliamo comprare e una carta di credito.
Non fate spaventare dalla parola carta di credito. Ora esistono formule molto sicure che permettono di ricaricare solo l’importo che ci serve .

Ottenute queste due cose possiamo finalmente accedere al sito.Dopo aver compilato il form di registrazione, Aliexpress ci richiederà un indirizzo postale a cui far arrivare i nostri piccoli oggettini e i nostri pacchetti.
Fatta la registrazione entramo nel sito come si farebbe in un qualsiasi social network e iniziamo la nostra ricerca.

 

 

Shop elsa dress online Gallery   Buy elsa dress for unbeatable low prices on AliExpress.comScorrendo la pagina troveremo sicuramente qualcosa che ci interessa, possiamo sicuramente migliorare la nostra ricerca, scremando tutti quegli oggetti che non ci interessano perchè costano troppo. E come fare? Aliexpress ci da la possibilità di privilegiare alcune tipologie di risultati filtrando la nostra ricerca mediante semplici filtri molto intuitivi. Come potete vedere nella fotografia ho già evidenziato quali siano le opzioni che ci interessano:

  •  Free Shipping ovvero la spedizione gratuita verso l’italia
  •  1 piece only , un simpatico tasto che esclude automaticamente dalla ricerca tutti quegli annunci di vendita che riguardano  lotti di oggetti, perchè tendenzialmente troppo costosi e ci espongono a rischio dogana
  • Sales Items,  perchè noi piace risparmiare, ovvero la selezione di ogni oggetto scontato.

Trovato l’oggetto ora dobbiamo valutare il compratore, giusto? Nessuna di noi vorrebbe acquistare la solita “sola” quindi dobbiamo tenere conto di piccole accortezze per valutare il venditore da cui acquistare. Il sito di Aliexpress ospita sopratutto grossisti cinesi di piccolo calibro. I venditori più affidabili si possono riconoscere facilmente se corrispondono a questi piccoli requisiti :

  • Feedback positivi superiore al 95%
  • Le recensioni negative sembrano ingiustificate o dovute a problemi casuali
  • le recensioni positive descrivono bene i prodotti e sono utili

Una volta selezionato l’oggetto e messo nel carrello dobbiamo pagare. E qui al check out che si può valutare meglio se potremo incorrere o meno nel rischio della dogana.
inanzitutto per non pagare la dogana bisogna ricordarsi  che il totale dell’acquisto per singolo venditore non deve superare i 22€.
Faccio un esempio per semplificare. Io acquisto materiale da  A e al checkout mi ritrovo a pagare 35€ di merce? Sicuramente pagherò la dogana. Ma se acquisto per un totale di  10€ dal venditore A, 20€ dal venditore B non pagherò la dogana perché essendo due venditori diversi non faranno un unica spedizione.

Dopo aver finalmente pagato ora dobbiamo solo metterci tranquille e attendere che il nostro pacchettino ci raggiunga dalla Cina. Le spedizioni gratuite di solito di impiegano dai 15 ai 60 giorni per arrivare, quindi se avete urgenza nell’acquisto vi sconsiglio di rivolgervi a questa tipologia di siti.

Una delle tutele che Aliexpress offre alla sua clientela è la finalizzazione del compenso della vendita al venditore solo quando voi confermerete di aver ricevuto l’oggetto ordinato.
Questo viene fatto per permettere di gestire meglio le controversie ed evitare che qualche venditore un po’ troppo “furbetto” si intaschi i vostri soldi senza aver inviato nulla.
Ad ogni passaggio Aliexpress inoltre invia una mail all’indirizzo collegato con il vostro account in modo da permettere una più facile gestione del sistema e permettere a noi compratori di estendere la protezione di pagamento.

Detto questo, e sperando di esservi stata utile, vi ricordo che potete visitarci al nostro gruppo facebook le Econome per mille altri consigli e se anche voi usate Aliexpress per i vostri acquisti di scrap, cancelleria e sticky notes vi attendiamo nel magico mondo della Planner Addicts!

 

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Organizzarsi al meglio? Si può da oggi, anche con uno smartphone

Metti che hai un nuovo smartphone. Metti che hai imparato un pochino come farlo funzionare, mettici anche che hai un figlio\marito\compagno\fratello che anche loro hanno uno smartphone nuovo fiammante e vogliono rendersi utili.
Ma utili per cosa?
Per la spesa ad esempio, o per tutte quelle piccole commissioni quotidiane dove noi donne vorremmo essere dietro le loro spalle a far capire loro cosa debbano comprare. (perchè è noto, mandandoli da soli, al posto della maionese potrebbero tornare con un cespo di lattuga)
Ed ecco quindi che una connessione internet, uno smartphone un paio di applicazioni semplici semplici possono renderci la vita più semplice e più organizzata.
L’ app in questione, che a mio parere è la migliore per intuitività e facile utilizzo è  Wunderlist.

wunderlistQuesta applicazione ci da l’opzione di creare liste di ogni sorta (ed esempio io ho messo i Film che mi interessa vedere) e di condividerla con altre persone. INoltre usando i commenti alla seguente lista permette di mettere in contatto due persone anche non vicine geograficamente (Grazie a Jane Wilson , che si è prestata a farci da cavia per la foto).
Una delle cose più accattivanti appunto di questa applicazione oltre ad essere gratuita e scaricabile dai principali market, è appunto la condivisibilità immediata delle liste.
E ci si può veramente sbizzarrire: lista della spesa, lista delle persone a cui fare un regale e tutte le mille liste che ci possono venire in mente.Sia la grafica che l’utilizzo sono inoltre immediati e facilmente intuitivi, quindi facilmente utilizzabili da chiunque.
Unica nota negativa forse è l’obbligo di dover collegare il proprio profilo Google o Facebook all’app, appunto per permettere la condivisione delle liste.

Qui i link per scaricare la app direttamente dal sito che vi porta direttamente alla lista dei principali device selezionate il vostro e godetevi l’organizzazione

Volete altri consigli per una vita più semplice e organizzarvi al meglio?
Seguiteci su Planner Addicts 

cane e gatto cuccioli

Pulizie: Animali in casa? Non gettare la spugna!

come riutilizzare spugna piattiNon sapete più a che santo votarvi per eliminare i peli dai vestiti durante il lavaggio in lavatrice?
Basta una semplice spugna piatti perché, girando nel cestello, questa raccolga buona parte della muta del vostro animale domestico senza sforzo.
A fine pulizia potrete notare che la parte verde avrà attirato a sé tutti i rimasugli rimasti sugli indumenti.

E per pulire un tappeto?
La situazione è ancora più semplice.
Basta usare un semplice strumento lavavetri, esattamente quello che possiamo adoperare per i cristalli della nostra auto, per raccogliere i residui di pelo che si incastrano fra le fibre.

Sui divani?
Un guanto di gomma spesso, come quelli usati per lavare i piatti, indossato e passato sui cuscini ci aiuterà nell’impresa.

La lotta ai peli superflui, anche quelli del nostro gatto o del nostro cane, è aperta!