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Gender: chi sei?

Ultimamente siamo letteralmente assediate, complici l’inizio della scuola e il passaparola, da una miriade infinita di teorie pedagogiche o pseudotali.

La più nota e , purtroppo, più citata è la teoria del Gender.


Prima di iniziare a spiegare cosa siano queste teorie e cosa implichino, apriamo una piccola parentesi e  facciamo un po’  di chiarezza.

Secondo la psicologia l’identità di genere di una persona (come si riconosce ed identifica)  è generata da due caratteristiche precise:

  • il sesso (sex) ovvero la parte biologica dettata dai nostri cromosomi
  • il genere (gender) rappresenta una costruzione culturale, la rappresentazione, definizione e incentivazione di comportamenti che danno vita allo status di uomo / donna

Queste due caratteristiche non sono scisse, ma interdipendenti l’una dall’altra, ovvero da una nasce l’altra e continueranno a influenzarsi a vicenda per il resto della nostre vita.


 

Dalla teoria del gender  ecco una proliferazione di studi su studi interpretati un po’ liberamente da alcune associazioni con idee estremizzate, una serie di volantini distribuiti in giro, manifestazioni per le varie città fino ad  arrivare alle catene di SMS nei gruppi di genitori che invitano a vigilare sul “Gender“.

Per riassumere questa teoria , si può usare questa definizione:

gender (1) La “teoria del gender” sarebbe quella teoria che negherebbe l’esistenza delle differenze sessuali, sostenendo che maschio e femmina altro non sono che delle “costruzioni sociali”. Se le differenze sessuali non esistono ciò significa che il sesso è irrilevante e se il sesso è irrilevante il diritto potrà essergli indifferente. Il matrimonio dovrebbe essere aperto allora alle coppie dello stesso sesso, così anche l’istituto dell’adozione e le tecniche riproduttive.

Ma in realtà non esiste una teoria unica che venga usata dalle varie lobby per insegnare l’omosessualità nelle scuole. Esistono però molteplici studi di genere che analizzano come i ruoli attribuiti all’uno o all’altro sesso (maschio/femmina) siano sociali e strettamente legati alla cultura di appartenenza. Bisogna anche notare che la scienza ci insegna che NON esiste teoria che rifiuti la differenza biologica tra maschi e femmine (e non uomini e donne, concetto di genere, non biologico sebbene in parte legato anche a questo ambito). Né esistono le fantasiose varianti « ideologia del genere », « teoria del genere sessuale ».

E quindi cosa ci fà veramente paura? Solo l’ignoto.

Non insegnaranno ai bambini a masturbarsi in classe, o come meglio vedere un film a luci rosse.

Non insegneranno ai bambini a diventare omosessuali.

Non giustificheranno mai la pedofilia (altro grande protagonista di questa teoria).

In breve queste “Teorie” sono solo un mix di studi, teorie scientifiche e psicologiche mixate e shakerate come un cocktail esplosivo usato solo per fare propaganda e proselitismo.
E per questo facilemente smentibili usando un po’ di buonsenso e conoscenza.

Detta questa breve introduzione vi invito a rimanere collegate, perchè a cadenza settimanale vi spiegheremo meglio di cosa si tratta l’educazione alla sessualità intrapresa nella scuola. Stay tuned e seguiteci sul nostro gruppo Facebook Le Econome 

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